L'unica colpa che hanno è quella di non poter spostarsi e farci capire che anche loro sono come noi, con l'unica differenza che si muovono stando ferme. Siamo intelligenti ma non lo capiamo o meglio, non le capiamo. Forse perchè troppo differenti dal mondo animale tanto da reputarle incosciamente aliene, a volte inutili, a volte ostacoli, a volte ostili.
E pensare che una volta le religioni imponevano il massimo rispetto per la natura. Esisteva il concetto di bosco sacro, luogo di culto in cui venerare gli dei, di albero sacro, paragonato in alcuni popoli alla casa delle divinità. Paradossalmente con l'avanzare della scienza quel sacro vincolo che ci univa, quel rispetto così ovvio nei loro confronti, è andato completamente perso.
Oggi pensiamo di essere i padroni incontrastati del pianeta terra e di poter fare tutto quel che ci pare con chi, malgrado tutto, continua a tenerci in vita.
Se solo queste semplici parole venissero inculcate a forza in ognuno di noi, sin dalla nascita, probabilmente non avrei mai sentito la necessità di aprire un blog del genere e vivremmo in ambienti perfettamente integrati con la natura, nel massimo rispetto.
Fortunatamente, ogni tanto, anche programmi animals oriented come Superquark dedicano qualche parola sulle piante. In questo servizio dell'11/07/2013 si prova a dare quel tocco umano che nessuno vede ma che invece le rende simili a noi, con la speranza di capirle un pò di più.
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